E' stretta e complicata la road map del Capo dello Stato Sergio Mattarella per trovare la soluzione della crisi politica.
E Giuseppe Conte lo sa, perché il Quirinale gli ha dato poche ore per presentare il progetto di un nuovo Esecutivo e la sua fattibilità numerica. "Una maggioranza solida in grado di governare", ha detto Mattarella a Conte. Pd, M5s e Leu appoggiano Conte, Italia Viva si riserva di leggere il programma, senza porre veti, ma a parte pochi nessuno dei vecchi alleati ha intenzione di riprendere Renzi nella maggioranza.
Invece qualcosa si sta muovendo in campo parlamentare ed alcuni dei senatori che hanno votato l'ultima fiducia a Conte come l'ex M5s de Falco, passato al Gruppo Misto, chiedono l'adesione formale al Centro Democratico di Bruno Tabacci, presente alla Camera, ma non in Senato.
Il gruppo dei responsabili parte da lì e al momento conterebbe una decina di aderenti, pochi comunque per sostituire la defezione di Italia Viva.
Al di là delle dichiarazioni di facciata, il centrodestra si presenta unito in Quirinale, ma con il distinguo di Forza Italia, il cui leader Silvio Berlusconi sarebbe favorevole ad un Governo di unità nazionale che possa portare il Paese verso le elezioni. L'alternativa al Conte ter sta nelle prerogative del ruolo del Presidente Mattarella: un incarico istituzionale o tecnico, di unità nazionale o "del Presidente", fino allo scioglimento delle Camere.