E' bastato l'odore di legna bruciata intorno a Palazzo Chigi, con la crisi politica e la relativa ricerca di una nuova maggioranza, per far tornare in campo Clemente Mastella, il democristiano doc che ha attraversato la scena dalla prima Repubblica fino ad oggi.
A lui che se ne era stato in disparte per qualche anno alla guida della sua Benevento, in molti sono andati a chiedere una mano per sostituire i parlamentari di Italia Viva con deputati e senatori centristi, sparsi per i vari gruppi di Camera e Senato. I cosiddetti "responsabili" dovrebbero salvare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la sua maggioranza in caso di conta e fiducia parlamentare.
E il pensiero di Mastella sta tutto racchiuso in questa dichiarazione delle ultime ore.
"Conte deve capirlo, i responsabili sono come l'amante. Ad un certo punto devi dare loro dignità, portarli allo scoperto, riconoscere il loro valore. Altrimenti ti dicono addio e sul più bello non potrai contare su di loro". Quelli di Mastella sono messaggi chiari per chi naviga in politica.
Tradotto. Se vuoi stare in piedi ti darò le stampelle ma devi riconoscere chi ti ha aiutato.
Ma quanti "responsabili" servirebbero Conte e alla sua maggioranza?
Alla Camera il margine è molto ampio, ma al Senato si gioca la vera partita. Ci vogliono diciotto senatori per rimpiazzare gli altrettanti parlamentari di Italia Viva. Mastella potrebbe portarne almeno cinque, dice lui, forse qualcuno in più.
Mastella in politica ci sta da una vita. Dopo la diaspora democristiana ha fondato numerosi partiti di ispirazione centrista divenuti fondamentali soprattutto durante le situazioni di crisi: CCD, CDR,UDR, UDEUR, Popolari per il Sud. E' passato con grande aplomb da alleanze di centrodestra e schieramenti di centrosinistra.
Il suo nuovo interesse per la scena nazionale politica segna anche il ritorno di chi ha fatto del trasformismo una ragione di vita.