Ucraina: Sono 50 gli animali domestici prelevati dall'Enpa | 29/03/2022 | Sostenibilità

Sono 50 gli animali domestici prelevati dall'Enpa (Ente nazionale protezione animali) al confine con l'Ucraina ed ora giunti a Milano dopo un viaggio lungo e travagliato. Sono tutti in possesso di un microchip, un passaporto e un libretto sanitario che, oltre a raccontare la loro storia sanitaria, parla delle loro famiglie e della loro vita prima della guerra. L’ Enpa – unitamente ad altre organizzazioni animaliste - ha scritto al ministro della Salute, Roberto Speranza, chiedendo di “modificare la nota del ministero che vieta di portare in Italia cani e gatti randagi ucraini “ i quali, purtroppo, sono numerosissimi. I volontari di Kiev – si legge nella missiva - “nonostante il coprifuoco e i bombardamenti, sono riusciti, uno per uno, a recuperare cani e gatti muniti di chip rimasti indietro. Hanno poi contattato l'Enpa che ha organizzato una missione di recupero per portare i cani in Italia, alla quale si è unito anche un veterinario di Rovigo con i suoi collaboratori per prestare soccorso durante il viaggio”. Arrivati nel nostro Paese, gli animali sono attualmente ospitati in diverse strutture. Sono troppi gli sventurati cani e gatti che sono rimasti in Ucraina, ma per loro l’ Enpa c'è e continuerà ad esserci. L’Ente sta, infatti, lavorando per dare il suo contributo in questa gravissima emergenza e si sta muovendo su più fronti che vanno – come spiega in un suo comunicato - “dall'invio di aiuti concreti, all'accoglienza degli animali provenienti dall'Ucraina, ad altre operazioni di concerto con le istituzioni”.
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