Trattamento dei rifiuti: l’Italia la nazione europea più virtuosa | 15/02/2022 | Sostenibilità

Da un rapporto della Commissione Europea sulla Coesione emerge che, per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti, è l’Italia la nazione europea più virtuosa. Il nostro Paese raggiunge, infatti, il 79% di quanto trattato, mentre alcuni Stati ( come Bulgaria e Romania) sono fermi al 3%.
L’indagine rivela, in particolare, che il riciclo è di gran lunga la modalità di trattamento più importante in Italia ed in Belgio, dove raggiunge rispettivamente il 79% e il 77% dei rifiuti trattati. Raggiungono una quota superiore al 50 % solo otto altri Stati membri, mentre - come si è detto -si registrano percentuali molto più basse in altri Paesi.
La quota di rifiuti riciclati è leggermente aumentata nell’Unione a 27, passando dal 37% del totale dei rifiuti trattati nel 2010 al 38% nel 2018, quando sono state prodotte nell'Ue più di 2,3 miliardi di tonnellate di rifiuti, pari a circa 5,2 tonnellate a persona. La produzione di rifiuti – continua lo studio - segue da vicino il ciclo economico: non a caso, è diminuita nel 2008 quando si verificò la grande crisi finanziaria, per poi ricrescere con la ripresa portandosi a livelli più alti di prima.
Per la sostenibilità ambientale, il riciclo è un fattore fondamentale, dal momento che con il riutilizzo creativo dei rifiuti, si tutelano sia l’ambiente, che la salute. In questo modo, invece di essere sprecati e finire in discarica (provocando danni ambientali e costi), i rifiuti vengono, invece, riutilizzati in un processo circolare, fatto di strategie e metodologie messe in atto per recuperare materiali utili dai rifiuti stessi, rendendoli nuovamente utilizzabili.

Il riciclo garantisce, inoltre, maggiore sostenibilità al ciclo di produzione, riduce il consumo di materie prime, lo spreco di energia e l’emissione di gas serra associati. Pertanto, pur non sostituendo del tutto la discarica e l’inceneritore, ne diminuisce, comunque, l’utilizzo con grande vantaggio per l’ambiente e per la sostenibilità economica.
E’ importate sapere anche che il sistema di riciclo coinvolge l’intero processo produttivo e non solo la fase finale. Un prodotto deve, infatti, già essere progettato nell’ottica del riciclo utilizzando materiali biodegradabili. Questi facilitano lo smaltimento naturale nel momento in cui il prodotto si trasforma in rifiuto, facilitando la raccolta differenziata che è un passaggio fondamentale del processo, poichè permette di diminuire i costi (soprattutto quelli a carico dell’ambiente e dei dei processi di trattamento). I materiali riciclabili includono tutti i rifiuti che possono essere riutilizzati per produrre nuovi oggetti: sia quelli uguali allo scarto ( come vetro e carta), sia quelli utilizzati per produrre nuovi materiali ( come legno e tessuti). La forma di riciclo che rende di più in termini di basso impatto e costo ambientale è proprio il riutilizzo, cioè il riuso dei rifiuti. Tra gli esempi più chiari di prodotti riciclabili c’è quello delle bottiglie di vetro che, invece di subire un processo di lavorazione che costerebbe energia preziosa, vengono rimesse sul mercato e riutilizzate nel sistema dei vuoti a rendere.
In generale, possono diventare materiali riciclati: legno, vetro, carta, tessuti, pneumatici, alluminio, acciaio, plastica e rifiuti organici.

La finalità del riciclo è, dunque, quella di indirizzare ogni tipo di rifiuto verso il trattamento di smaltimento (o di recupero) più adatto, consentendo di diminuire i rifiuti indirizzati a discariche ed inceneritori con importanti risparmi di energia e di materie prime. Per esempio la produzione di una tonnellata di carta riciclata richiede circa 400.000 litri d’acqua e 5000 kilowatt in meno di quella richiesta dalla stessa quantità di carta nuova. Senza contare che permette pure di risparmiare 15 alberi.
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“Sostenibilità” è l’approfondimento di Giornale Radio sulle notizie relative ai cambiamenti climatici, con aggiornamenti sugli effetti del riscaldamento globale, sui piani d’azione definiti dai principali governi mondiali e sulle iniziative di compagnie e società.
A cura di Roberto Frangipane e Ferruccio Bovio
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