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La “second hand” tra le modalità più usuali di acquisto | 28/04/2022 | Sostenibilità

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Italian - April 28, 2022 03:59 - 3 minutes - 7.93 MB
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Nel 2021 la cosiddetta “second hand” ha confermato di essere entrata a far parte delle modalità più usuali di acquisto da parte dei consumatori italiani, i quali vi fanno ricorso soprattutto attraverso l’e-commerce. Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy, condotto da BVA Doxa per conto di Subito - la piattaforma con oltre 13 milioni di utenti mensili – sono, infatti, quasi 23 milioni gli Italiani che, optando per la compravendita dell’usato, hanno scelto questa forma di economia circolare. Inoltre, il 66% di chi ha comprato ha dichiarato di aver guardato alla second hand come primo canale di riferimento, dimostrando in tal modo -specialmente per le vendite - di considerare questa modalità come un sistema intelligente per fare spazio, dare valore agli oggetti e guadagnare. Il tutto all’insegna della sostenibilità, che rimane il primo valore di riferimento dell’economia dell’usato (54%).

La second hand in Italia, nel 2021, ha prodotto un valore economico di 24 miliardi di euro, vale a dire l’1,4% del Pil nazionale. Lo slancio più rilevante è venuto dagli scambi online, che rappresentano il 49% del totale e che sono passati da 5,4 miliardi di euro nel 2014 a 11,8 nel 2021, con una crescita netta di 1 miliardo di euro all’anno. Pertanto, si deve proprio all’online se il valore totale della second hand, l’anno scorso, è tornato a livelli prepandemici (24 miliardi nel 2019, 23 nel 2020). Inoltre, la compra-vendita dell’usato si colloca al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più seguiti nel nostro Paese (52%), con picchi ancora più alti di adozione – sempre nel 2021 - per laureati (68%), generazione Z (66%), soggetti in fascia di età compresa tra i 35 ed i 44 anni (70%) e famiglie con bambini (68%).
La piattaforma Subito commenta questi dati sottolineando come, nel 2021, la second hand economy sia entrata a tutti gli effetti tra le abitudini di consumo degli Italiani, anche grazie all’impulso determinate fornito dal digitale, che si è evoluto attraverso l’introduzione di servizi sempre più integrati, che consentono oggi di gestire completamente la compravendita pure da uno smartphone, senza muoversi da casa.
La second hand si rivela, dunque, una scelta sempre meno occasionale o un’esperienza isolata, dal momento che la quantità delle compravendite di usato continua a crescere unitamente al numero di oggetti comprati e venduti. L’Osservatorio BVA Doxa segnale, infatti, che il 72% di chi ha acquistato e il 69% di chi ha venduto lo fa almeno una volta ogni 6 mesi. Inoltre, il 72% di acquirenti e il 76% di venditori dichiara di avere comprato almeno lo stesso numero di oggetti dell’anno precedente.
In sostanza, una volta provato questo mercato e constatane l’immediatezza e la facilità di utilizzo, il rivolgersi ad esso tende a divenire, in modo sempre più costante, un’intelligente e sostenibile abitudine per comprare e vendere, capace, oltre tutto, di coinvolgere, ogni anno, un numero crescente di persone: per l’esattezza, il 15% in più nel 2021.