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Cresce l’attenzione degli Italiani riguardo allo spreco di acqua | 17/05/2022 | Sostenibilità

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Italian - May 17, 2022 03:59 - 4 minutes - 9.33 MB
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Cresce l’attenzione degli Italiani riguardo allo spreco di acqua, a quello del cibo ed alla raccolta differenziata dei rifiuti, ma aumenta, al tempo stesso, anche la loro attitudine a comprare prodotti cosmetici classificabili come “green”. Nello specifico, il 76% dei nostri connazionali scelgono abitualmente prodotti di make-up ecologici ed il 65% di essi frequenta parrucchieri o saloni di bellezza che ne siano forniti.
A renderlo noto è un’indagine condotta da Treatwell, il portale specializzato nella prenotazione online di servizi beauty e wellness, il quale ha coinvolto un campione di oltre 500 individui in 5 mercati distinti: e cioè, Italia, Gran Bretagna, Germania, Spagna e Francia. Se raffrontiamo i dati italiani con quelli degli altri Paesi, scopriamo che, a livello di consumo, siamo preceduti solo dagli Inglesi (78%) mentre precediamo i Francesi (69%), gli Spagnoli (69%) ed i Tedeschi (63%). In termini di frequentazione di centri bellezza eco-friendly risultiamo, invece, penultimi, davanti alla Germania (64%), ma alle spalle di Francia (73%), Gran Bretagna (75%) e Spagna (79%).
Come chiarisce Treatwell, la crescente attenzione all’ambiente riguarda ormai svariati ambiti della nostra vita quotidiana: ed in questo senso il settore del beauty non fa certamente eccezione. Ovunque il sondaggio abbia indagato, gli intervistati hanno confermato di essere disposti anche a spendere di più per ottenere un trattamento o un prodotto amico dell’ambiente. Pertanto, in futuro, siamo destinati ad assistere ad un ulteriore rafforzamento delle tendenze eco-sostenibili le quali, di riflesso, stanno già anche aprendo la strada a numerosi altri micro-trend quale, ad esempio, è il cosiddetto “ skinmalist”, che rappresenta l’orientamento verso un approccio magari anche minimalistico, purché risulti di qualità.
Lo studio di Treatwell evidenzia anche come la lettura degli ingredienti sia considerata, dal 44% degli Italiani, come la condizione essenziale per valutare il grado di sostenibilità di un determinato prodotto. Si presta, inoltre, molta attenzione anche al calcolo della percentuale di ingredienti naturali (40%) e al packaging (39%). Poi, a concludere la classifica dei principali criteri di selezione per gli acquisti, figurano la presenza del logo “cruelty free” a garanzia del rispetto animale – che è fondamentale per il 33% degli Italiani contro il 37% degli Spagnoli, il 36% degli Inglesi e il 35% dei Tedeschi – seguito dal formato solido anziché liquido (21%) e dalla ricetta vegana (10%).
Ma c’è anche una questione economica che non va ignorata. Per il 21% degli intervistati italiani è, infatti, il prezzo il primo criterio per riconoscere un prodotto green: più è alto, maggiore è la probabilità che sia eco-rispettoso. E se il 72% considera normale che un articolo sostenibile abbia un costo maggiore, il 61% si dichiara disposto a sostenerne il maggior prezzo.
Infine, i pareri raccolti rivelano anche alcune discordanze sull’efficacia dei prodotti chimici: per il 39% la presenza di tali componenti è, infatti, direttamente proporzionale all’efficacia del prodotto mentre per il 38% è vero l’esatto contrario.