La crisi politica resta sempre più incartata e la nascita del gruppo degli "Europeisti" non ha al momento allargato la maggioranza che sostiene Conte. Il forzista Luigi Vitali che diceva di aver rotto con il suo gruppo è invece rientrato nei suoi ranghi dopo una telefonata con Berlusconi.
Gli Europeisti però sono convinti che il gruppo parlamentare aumenterà nel caso la legislatura dovesse proseguire con Conte. La sensazione è che gli altri parlamentari usciranno allo scoperto solo se annusano un'aria migliore.
Infatti ognuno rimane arroccato nelle sue posizioni. Pd, M5s, Leu, Autonomisti ed europeisti sono per il reincarico a Conte.
Lega e Fratelli d'Italia chiedono il voto, Forza Italia è disponibile ad un Governo di Unità nazionale, Emma Bonino non vuole il Conte ter. Italia Viva si dice disponibile a tornare in maggioranza, ma dopo aver letto e discusso il programma, anche se preferirebbe l'incarico a Paolo Gentiloni e il dicastero del Tesoro nelle mani di Mario Draghi. Restano le distanze tra i partiti soprattutto sul nome del premier.
E si diffonde l'ipotesi che, per la difficoltà di comporre il caos nella potenziale maggioranza, il capo dello Stato possa affidare un mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico.
Una voce, nulla di più. Il nodo si scioglierà tra venerdì e sabato, al termine delle consultazioni.