Lui è stata una folgorazione, un fumetto fantasy come si deve racchiuso in uno dei primi romanzi a fumetti di Bonelli.
Un racconto bellissimo e pagine che ho letteralmente bevuto per poi rimanerne orfano.
Ho desiderato tanto che si arrivasse alla servilità e come me lo hanno fatto in tanti, e per fortuna direi, visto che anche la serie ha avuto fortuna, ma per mia colpa e per colpa della vita adulta me la sono persa e comprare un fumetto ogni tanto non era il massimo (anche se le storie si reggono quasi sempre da sole).
Così quando ho saputo che Dragonero avrebbe avuto un remoto, un nuovo inizio, e che lo avrebbero presentato al Lucca Comics 2019 non ho potuto che accaparrarmelo.
Devo dire che l’amore non era passato, Ian e Gmor restano due personaggi che ti incollano alle pagine, che ti catturano nelle loro avventure.

Forse perchè il fantasy mi ha sempre affascinato, forse perchè D&D è stato il mio gioco preferito in versione da tavolo o nelle sue molteplici trasposizioni videoludiche.
Forse perchè da piccolo ho amato i film mitologici girati a Cinecittà (chi se li ricorda?) e poi ho apprezzato le avventure di Conan il barbaro ed infine sono approdato a Game of Thrones (Il trono di spade).

Insomma il fantasy, forse anche più della fantascienza, mi ha sempre fatto emozionare e qui siamo ad un ottimo livello.
Un universo credibile, una magia credibile, dei personaggi veri, tanto imperfetti da sembrare perfetti.

Per gli amanti del genere è una lettura imprescindibile, per gli amanti delle belle storie lo stesso.

Oggi siamo al terzo numero del remoto, fate ancora in tempo a recuperarli tutti… e fatelo!

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