Lucca Comics & Games da oltre cinquant’anni celebra il fumetto, il gioco e le nuove forme di storytelling. Un appuntamento dedicato alla cultura partecipata che anno dopo anno è cresciuto cambiando, in equilibrio tra innovazione e ricerca della soddisfazione del proprio pubblico. Quest’anno Lucca Crea ha quindi deciso di interpretare la contemporaneità, aprendo un cantiere per realizzare un nuovo modello di festival che con calcolo e fiducia sapesse rispondere al presente costruendo soluzioni attuabili (adesso) ma con valore per gli anni a venire. È per questo che nel 2020 Lucca Comics & Games si è trasformato in Lucca ChanGes.

Per rappresentare il nuovo progetto non basta un poster, ne servono dieci, cento, mille, tutti i poster che può immaginare un pubblico ampio come quello di Lucca. E per realizzare un’idea così ambiziosa non è sufficiente un unico artista. Ecco allora che Roberto Recchioni*, autore eclettico che spazia dal fumetto ai romanzi, dal cinema ai videogiochi, si è calato nel ruolo di narratore, il primo a supportare e interpretare la trasformazione, invitando la grande comunità del festival a continuare a sognare: dream on. È con questa esortazione che si presenta il progetto visivo di Lucca ChanGes 2020. Una traccia, un foglio da riempire, quello usato dai fumettisti per comporre le proprie tavole, e un community event che si fa promotore di una proposta indirizzata a tutti i sognatori che vogliono continuare a immaginare un mondo migliore. In dieci+1 hanno accolto subito l’invito a partecipare a questa grande opera collettiva, per rappresentare la Lucca di tutti e che ognuno vorrebbe, quella che deve cambiare per sopravvivere ed evolversi, per cui vale la pena non perdersi d’animo e per la quale fare il tifo. Li abbiamo chiamati dreamers. I primi artwork che presentiamo oggi sono quelli di Fumetti Brutti*, Gigi Cavenago*, Fraffrog* e il “+1” Leo Ortolani*, in omaggio alla sua saga “299+1”.