Si chiama wind assisted propulsion, propulsione assistita dal vento, ed è una delle possibili strategie che il mondo dei trasporti navali ha a disposizione per ridurre consumi di carburante ed emissioni inquinanti.
Non parliamo di navi a vela, ma di navi ibride; navi a motore a cui il vento da una mano fornendo parte della spinta. Al posto delle vecchie vele, si punta però su dispositivi più resistenti e facili da manovrare, e la più matura tra le soluzioni allo studio è rappresentata dai cosiddetti rotori Flettner. Si tratta di grandi cilindri rotanti, alti anche più di trenta metri, che generano propulsione sfruttando l'effetto Magnus, lo stesso che fa curvare la traiettoria di un pallone in un tiro a effetto.
Oggi esiste solo una dozzina di navi di questo tipo, ma si prevede che nei prossimi anni questa soluzione, e altre affini, si diffonderanno sempre sempre di più.

Ospite Giovanni Bordogna, cofondatore di Blue Wasp, studio di ingegneria specializzato nella progettazione di navi ibride