70%: è il numero da tenere in mente quando si parla degli scarti dell'industria del marmo. Scarti che sono tali per forma e dimensioni ma non per qualità del materiale.
Di come riutilizzare questo "scarto di lusso" si è occupato il progetto Biomarmo, promosso e finanziato da Sardegna Ricerche e condotto dal Dipartimento di Chimica e Farmacia dell'Università di Sassari, dove hanno preso in esame la possibilità di rivalutare questo materiale, tra l'altro, mixandolo con altri scarti rilevanti per il territorio: scarti di lavorazione delle materie plastiche, del riso e delle centrali a carbone.
Sebbene sommare problemi non porti, il più delle volte, a delle soluzioni, i ricercatori Sassaresi hanno ottenuto materiali dotati di ottime prestazioni, che potranno trovare applicazione nelle pavimentazioni sia stradali che da interni; nell'arredo di bagni e cucine; nell'isolamento termico e acustico e altro ancora.
Ospite Alberto Mariani, Prof. di Chimica Industriale e Macro-Molecolare all'Università di Sassari e responsabile scientifico del progetto Biomarmo