Abbiamo potuto assistere in diretta, in pochi anni, allo sviluppo di software di Intelligenza Artificiale capaci di trascrivere con precisione le nostre parole, ma allo stesso tempo incapaci di comprenderne in alcun modo il significato: lo dimostrano certi suggerimenti sballati che offrono i cellulari quando digitiamo un messaggio.
Mentre insomma, noi umani siamo benissimo in grado di avere un concetto in testa senza disporre delle parole per descriverlo, le macchine vanno fortissimo con le parole (i SW moderni sono in grado di riconoscerne milioni) ma vanno male sui concetti.
Ad alcuni ricercatori dell'Università del North Carolina è venuto in mente che un modo per rendere più umana l'intelligenza artificiale era nutrire il suo vocabolario non più solo con parole, ma anche con immagini: migliaia di immagini accompagnate da una descrizione dettagliata. Il risultato è un modello di linguaggio che supera quelli più all'avanguardia in alcuni dei test più difficili utilizzati per valutare la comprensione del linguaggio da parte di una IA.


Ospite Enrico Bertino, co-fondatore di Indigo, esperto di IA