Capita che i notiziari riportino il caso di medici, anziché avvocati o altro ancora, che hanno praticato per anni senza laurea: si tratta della punta dell'iceberg di un fenomeno, quello della falsificazione dei titoli di studio, molto più diffuso di quanto si potrebbe pensare.
Recentemente, il Centro Informazione Mobilità Equivalenze Accademiche, che primo al mondo ha adottato la tecnologia blockchain per effettuare il riconoscimento dei titoli di studio esteri, ha diffuso i numeri delle frodi emerse da un recente studio, da cui risulta che circa il 12% dei curricula sono, almeno in parte, falsi.


Ospite: Chiara Finocchietti, Direttrice di CIMEA.