Cornea, tessuti ossei, pelle (ma ancora priva di un optional fondamentale come le ghiandole sudoripare): sono tra i principali esempi dei successi della medicina rigenerativa, quella branca della medicina che, in prospettiva, punta a creare organi di ricambio per sostituire quelli danneggiati.
Seppure, come abbiamo visto ieri, per organi come il cuore questo obiettivo rimanga lontano, il bioprinting lo ha reso meno esoterico. Come vedremo in questa puntata, infatti, la stampa 3D applicata ai tessuti viventi permette oggi di creare mini organi utili, prima di tutto, ad analizzare in vitro l'effetto dei farmaci su un intero organo e, in secondo luogo, a condurre studi di tossicità altrimenti impossibili in relazione a vari fattori di inquinamento ambientale.



Ospite Lorenzo Moroni, Professore di Biofabrication for Regenerative Medicine dell'Università di Maastricht e Vice-direttore del MERLN Institute for Technology-Inspired Regenerative Medicine