Li hanno chiamati sferoidi, ma il nome non gli rende giustizia, infatti sono più dei mini-organi cibernetici costituiti da un piccolissimo dispositivo elettronico avvolto in un gomitolo di cellule nervose, ciò che li rende simili a dei micro cervelli con un cuore di silicio.
Sono stati ottenuti in Italia dal gruppo Microtechnology for Neuroelectronics dell'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) che li ha descritti in un articolo pubblicato su Advanced Biosystems nel quale si ipotizza un loro futuro utilizzo in campo medico o nella cibernetica. Come vedremo, infatti, tra il microchip e le cellule nervose che lo circondano si instaura un dialogo, che il microchip ritrasmette all'esterno. Ciò permette di utilizzare gli sferoidi in vari modi: come cavie in miniatura per testare farmaci, o come "microspie" per monitorare parametri biologi all'interno di un essere vivente.
Ospite Lidia Giantomasi, ricercatrice del gruppo Microtechnology for Neuroelectronics dell'Istituto Italiano di Tecnologia