E se il futuro dell'idrogeno passasse per l'ammoniaca?
Più energia elettrica produciamo da fonti rinnovabili come sole e vento, più si avvicina il momento in cui, non essendo in grado di consumarla immediatamente, per non sprecarla dovremo immagazzinarla. Una parte di questa energia finirà accumulata in batterie, ma da tempo la comunità scientifica ha individuato nell'idrogeno il miglior candidato possibile per questo ruolo. Tuttavia c'è un problema: l'idrogeno gassoso è un gas molto leggero e voluminoso, e quindi difficile da stoccare e, soprattutto, da trasportare sulle lunghe distanze.
Un'alternava è trasformarlo in altri prodotti più facili da trasportare come il metano, che può essere liquefatto a bassa temperatura, ma da qualche anno si ragiona su un'altra possibilità: l'ammoniaca. Ricchissima di idrogeno e priva di carbonio, l'ammoniaca può essere liquefatta, come il GPL, a poche atmosfere di pressione. E' dunque questo il futuro? C'è chi pensa di sì, sebbene, essendo l'ammoniaca sia tossica che corrosiva, i problemi non mancano.


Ospite Alberto Bertucco, direttore del centro Levi Cases per l'Economia e la Tecnica dell'Energia dell'Università di Padova