Alzi la mano chi in questi ultimi mesi non ha fatto pratica di smart working e teleconferenze. Seppur a causa di una pandemia che avremmo evitato volentieri, questi mesi di lavoro forzato a distanza ci hanno insegnato a che lo smart working e lo smart learning (purché volontari, certo) sono possibili e dimostrato alcuni dei loro benefici, come la riduzione del traffico e dell'inquinamento o la possibilità di seguire lezioni universitarie da zone impervie.
Protagonista indiscussa tra le tecnologie che l'hanno reso possibile lo smart working la teleconferenza: se solo la pandemia ci avesse colpiti 10 anni fa, non l'avremmo avuta a disposizione. Allo stesso tempo la teleconferenza non è ancora paragonabile a un incontro faccia a faccia o a una lezione in presenza, ma potrebbe andarci molto vicino da qui a un decennio grazie ad alcune recenti scoperte nel campo dell'olografia.

Ne parliamo con il Direttore Cnr Ino (Istituto Naz. di Ottica) Paolo De Natale