Il Pil dell'Italia, dopo il calo del 8,9 % del 2020, registrerà una crescita del 4,2 % nel 2021 e del 4,4 % nel 2022. Questi i dati per l'economia italiana contenuti nelle previsioni di primavera pubblicate dalla Commissione Europea. L'Italia figura allineata, sia per l'anno in corso che per il prossimo, alla media di crescita economica dell'Unione europea, stimata al 4,3 % nel 2021 ed al 4,4 % nel 2022. I Paesi dell'Ue che registreranno la crescita maggiore nel 2021 saranno Spagna e Francia, rispettivamente a 5,9 %e 5,7 %. Il trend italiano per quest'anno si attesta al 9° posto sui 19 Stati dell'area euro. Inoltre, secondo le previsioni, le vaccinazioni e l'allentamento delle restrizioni apriranno la strada ad una forte ripresa dell'economia italiana nella seconda metà del 2021.
In Italia, per quanto concerne le tasse di successione, lo stato raccoglie meno di un miliardo di euro all'anno, una delle cifre più basse dei Paesi Ocse, solo lo 0,11% del gettito fiscale complessivo. Ad esempio, in Germania si generano più di 7 miliardi (0,52%) in Francia 14 miliardi (1,38%), mentre la media Ocse si ferma al 0,53%.
L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ha pubblicato il report «Tasse di successione nei paesi Ocse» che fornisce una valutazione comparativa della tassazione di eredità e donazioni nei 37 paesi membri dell'Ocse. Del gruppo, solo 24 stati le applicano. Tuttavia, queste tasse raccolgono pochissime entrate, solo lo 0,53% del gettito totale.
Spendendo bene le risorse del PNRR e utilizzando la certificazione accreditata ( quella cioè rilasciata da organismi che hanno ottenuto l’accreditamento ) si potrebbe creare un valore aggiuntivo di 30 miliardi entro il 2023. Ad affermarlo è lo studio, curato dal Censis per l'Osservatorio Accredia, intitolato «la certificazione accreditata al servizio del Recovery plan».