La robotizzazione progressiva di molte attività lavorative desta il timore che possa avere conseguenze sui livelli occupazionali. Esiste però, un nuovo studio che dimostra che con i robot i posti di lavoro saranno in crescita. Infatti, nel periodo 2011-2018, l’introduzione di robot industriali non ha prodotto effetti negativi sul tasso di occupazione, anzi seppur in misura minima ha persino contribuito alla riduzione del tasso di disoccupazione. È quanto emerge dallo studio effettuato dai ricercatori dell’ Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche, dell’Università di Trento e dell’Istituto di Statistica della Provincia di Trento, che è stato presentato ieri nell’ambito del Workshop "Firms and Workers at the Crossroad: Automation and Market Power".
Intervenendo all’evento organizzato da tutta la filiera delle costruzioni per chiedere una semplificazione ed una conferma del superbonus, il Presidente dell’ANCE, Gabriele Buia, ha dichiarato che, senza un'azione decisa sul Superbonus al 110% in tutte le sue emanazioni, si spegnerà uno dei grandi motori della ripresa del nostro Paese. Inoltre, è necessario procedere ad una semplificazione delle procedure burocratiche per estenderne i vantaggi a tutte le fasce di reddito: altrimenti il beneficio continuerà a favorire soprattutto chi ha più risorse da investire in consulenze e prestazioni professionali.
Un comunicato di Farmitalia afferma che ” i vaccini contro il Covid 19 sono arrivati con tanta celerità grazie anche alla proprietà intellettuale. Infatti, senza la spinta dei brevetti alla ricerca e alla produzione, oggi non potremmo beneficiare di questi strumenti, fondamentali per superare la crisi pandemica e ritornare a una vita normale". Farmitalia è sorpresa dinanzi alle iniziative internazionali volte a ridurre o ad annullare la tutela dei brevetti. Iniziative che – spiega la nota - non risolvono certo il problema di avere subito più vaccini. Produrre un vaccino è, infatti, un processo industriale complesso, che richiede ingenti investimenti, tecnologie avanzate, impianti ad hoc e personale altamente qualificato. Non ci si può quindi improvvisare produttori di vaccini contro il Covid