Ha lasciato il carcere dopo 25 anni, per fine della pena, il mafioso Giovanni Brusca, uno dei fedelissimi del capo dei capi di Cosa Nostra, Totò Riina, prima di diventare un collaboratore di giustizia e di aver ammesso, tra gli altri omicidi, il suo ruolo nella strage di Capaci. Il 23 maggio del 1992 azionò il comando che poi uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. Ebbe anche un ruolo di primo piano nel rapimento e nell'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo. Era stato arrestato nel 1996 e, dopo alcuni anni, ha iniziato a collaborare con la giustizia. Il parere di Benedetto Ippolito e di Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone.