Un frammento di scritti ritrovati nell'ultima abitazione di Rosemary S., a Padova, in via del Santo. Si tratta presumibilmente di appunti di natura diaristica, ma che lasciano intendere il progetto di una seguente stesura in versi. La datazione è discussa, ma si circoscrive in un periodo compreso tra il 6 giugno 1916, data di partenza del compagno Franz e il 25 aprile 1918.

Il testo è letto da Elisabetta Borille.

Rosemary – Frammento#2


Amarmi

esserne costretta

prendermi cura di ciò che viene ignorato


non mi detesto, solo mi sento

inutile,

in una studiata posa

per nessun fotografo.


Qui e sola

nell’umido freddo

mentre il mio corpo trema

seduto e fragile,


e gli occhi si scaldano

di fronte alla pazienza delle cose

rovinate ed antiche

ma senza alcuna vergogna.


Iniziare ad amarmi,

mentre il mio sorriso invecchia

i miei denti ingialliscono

mentre cerco le parole perdendo il contenuto


Labbra salate.

Troppo tardi

voglio commuovermi per riempire

il vuoto delle ore.


mi dispiace

un vuoto che ho costruito

scelto – per orgoglio e sopravvivenza


non imparerò ad amarmi

fino a che il mio sguardo

sarà solo un vestito.